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In evidenza isola di cucina moderna con particolare di piano di lavoro grigio scuro come le ante

Guida in 10 punti alla scelta del perfetto piano di lavoro per la cucina dei tuoi sogni

  • Arredamento cucina
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In evidenza isola di cucina moderna con particolare di piano di lavoro grigio scuro come le ante
Tabella dei Contenuti


Introduzione

Quale piano lavoro si addice meglio alla mia cucina?

 

Quando si tratta di progettare la cucina dei propri sogni il punto di partenza è la scelta del piano di lavoro comunemente chiamato “top”.

 

La scelta del piano di lavoro per cucina può risultare difficile se non si considerano 3 aspetti principali:

  • aspetto estetico
  • aspetto tecnico
  • aspetto funzionale

La combinazione di questi 3 elementi può decretare il successo o il fallimento totale dell’aspetto generale della propria cucina.

Proprio per questo motivo la scelta del top è di fondamentale importanza.

 

Uno degli aspetti fondamentali da tenere in considerazione prima ancora di scegliere materiale o colore è quello di comprendere bene lo stile di vita e l’utilizzo della cucina.

Il top della cucina di una persona che ama sperimentare nuove ricette sarà diverso da un top di una persona che preferisce cucinare cibi veloci.

 

Una volta compreso l’uso finale della cucina possiamo iniziare a valutare i 3 aspetti fondamentali.

Dal punto di vista estetico il piano di lavoro deve abbinarsi al colore dei vari elementi che saranno presenti in cucina come i frontali, lo schienale, il piano della penisola e dello snack (qualora fossero presenti).

 

Invece, da un punto di vista tecnico e funzionale, deve essere di un materiale resistente all’acqua e ai graffi, ma non solo, deve anche essere in grado di sopportare tutte le sollecitazioni a cui sarà esposto.

 

Ma con così tante opzioni disponibili sul mercato, come si fa a fare la scelta corretta?

 

Questa è una delle domande che i nostri clienti ci pongono maggiormente e proprio per questo motivo abbiamo deciso di realizzare una guida completa per la scelta del piano di lavoro più adatto a realizzare la cucina dei sogni.

 

Qualunque sia il tuo grado di conoscenza del settore della cucina troverai tanti spunti interessanti a cui ispirarti.

 

Ecco alcuni degli argomenti che troverai all’interno di questa guida:

 

  • Elenco dei materiali con caratteristiche e prezzi
  • Consigli, suggerimenti, linee guida per abbinare il top alla cucina
  • Novità e ultime tendenze dei materiali

 

Ma non ci confondiamo e andiamo con ordine.


Top della cucina
Qual è la sua funzione e quali caratteristiche deve avere?

Preparazione alimenti su un piano di lavoro cucina

.

Il top,  o piano di  lavoro per cucina, è uno dei 4 elementi principali della cucina componibile.

Si presenta sotto forma di lastre o pannelli che, opportunamente lavorati, vanno a rifinire esteticamente le basi della cucina.

 

Oltre a svolgere un’importante funzione estetica, il top provvede anche ad assolvere vari aspetti funzionali, a partire da quello di contenere il lavello ed il piano cottura, i quali vengono incassati all’interno del suo perimetro.

Tuttavia, la principale funzione svolta dal top è quella che viene richiamata dal nome di questo elemento; piano di lavoro.

 

Gli utilizzi del piano di lavoro possono essere svariati e alcuni di questi possono essere critici e impegnativi.

 

Nell’elenco seguente possiamo vedere nel dettaglio quali caratteristiche deve possedere il piano di lavoro affinché possa rispondere nel migliore dei modi al ruolo che deve svolgere.

Piano di lavoro
Quali sono gli aspetti di qualità?

1

Aspetto igienico - antibatterico

Preparazione di alimenti per la cottura sul piano di lavoro della cucina

 

 

Il primo aspetto del piano di  lavoro che vogliamo evidenziare riguarda l’igiene.

Infatti il piano lavoro della cucina si trova spesso a diretto contatto con gli alimenti.

 

Un piano di lavoro igienico significa in primo luogo facile da pulire e non poroso; quindi che non trattiene lo sporco e che è costituito da un materiale idoneo al contatto con gli alimenti.

 

L’acciaio inox, per esempio, è un materiale estremamente igienico.

La sua composizione chimica rende questo materiale naturalmente inattaccabile dallo sporco che può essere facilmente eliminato dalla sua superficie.

 

Direttamente collegata a questa caratteristica vi è quella che va sotto il nome di “proprietà antibatterica”.

Come vedremo nella tabella dei materiali, esistono finiture che possiedono la proprietà antibatterica sia in modo naturale sia acquisita con trattamenti chimici.

Anche in questo caso l’acciaio è un campione e la sua superficie è naturalmente inospitale ai batteri.

 

Mentre il fenix è un tipo di laminato a cui, mediante particolari trattamenti, gli viene conferita la proprietà antibatterica. Allo stesso modo può avvenire per il gres.

 

Si può ben notare come l’aspetto igienico sia estremamente importante per i componenti che sono a contatto con gli alimenti.

 

 

 

2

Aspetto antimacchia e porosità:
resistenza agli alimenti, ai prodotti per la pulizia, ai prodotti chimici

Guida in 10 punti alla scelta del perfetto piano di lavoro per la cucina dei tuoi sogni 1

 

 

In cucina, come sappiamo, sono molteplici gli alimenti che possono macchiare il piano di  lavoro, tra questi vi sono il sugo o i liquidi come l’aceto, l’olio, il succo di limone ed altri ancora.

 

Un’altra proprietà fondamentale che deve possedere il piano lavoro, quindi, è quella di non macchiarsi.

 

Questo aspetto vale sia nei confronti degli alimenti che per i detergenti e prodotti che possiamo impiegare per pulire e igienizzare le superfici.

Possono essere normali detergenti o prodotti più specifici che possono avere anche componenti aggressivi come ad esempio quelli con PH di base acido.

 

In tutti questi casi un piano di lavoro  adeguato deve essere resistente sia agli alimenti sia agli agenti chimici per non macchiarsi. Pertanto il materiale ottimale dovrà presentare una porosità più bassa possibile senza assorbire i liquidi.

 

 

 

3

Aspetto di resistenza all’acqua idrorepellente

Guida in 10 punti alla scelta del perfetto piano di lavoro per la cucina dei tuoi sogni 3



Uno degli aspetti più critici del piano di lavoro è la sua resistenza all’umidità.

In particolare nella zona del lavello, per l’inevitabile continuo contatto con l’acqua in molti momenti delle attività di cucina.

 

Nella scelta del top è quindi consigliabile accertarsi che il materiale selezionato presenti almeno minime condizioni di idrorepellenza che possiamo ottenere facilmente anche nei piani in laminato con supporto in truciolato.




4

Aspetto di resistenza agli urti, ai graffi e alle abrasioni

La preparazione delle verdure sul piano di lavoro della cucina

 

 

Senza entrare troppo nei dettagli tecnici di queste 3 importanti caratteristiche, possiamo sintetizzare dicendo che un valido piano di lavoro deve essere:

 

  1. Resistente agli urti – Per esempio resistente alla caduta accidentale di una         pentola.
  2. Resistente ai graffi – Non deve rigarsi facilmente con oggetti appuntiti.                        
  3. Resistente alle abrasioni – Deve sopportare bene lo strofinio prodotto da un       oggetto (come la spugna usata per le pulizie) senza rovinarsi.

 

 

 

5

Aspetto di resistente al calore

Pentola calda sul piano di lavoro della cucina

 

 

Non tutti i materiali, come vedremo nella tabella di confronto più avanti, offrono la stessa garanzia di resistenza al calore.

 

Pertanto, è bene conoscere in anticipo questi limiti ed usare gli accorgimenti più appropriati per assicurarci di mantenere il più a lungo possibile l’integrità del piano di lavoro.

 

Questi appena elencati sono i principali requisiti che un piano lavoro dovrebbe possedere, mentre altre caratteristiche di secondaria importanza possono riguardare:

 

  • Anti impronta
  • Antiriflesso
  • Resistenza alla luce solare (raggi UV)

Analizziamo adesso i vari tipi di piani lavoro maggiormente diffusi nel settore cucina componibile e scopriamo insieme quali vantaggi e limiti presentano ognuno di essi.

 

 


Piano di lavoro per cucina,
i materiali più utilizzati


Piano di lavoro in acciaio

Particolare di piano lavoro cucina in acciaio

 

 

Nella ristorazione e nelle cucine industriali il piano lavoro in acciaio inox è la soluzione che non ha rivali nelle preferenze di scelta, grazie alle sue eccezionali qualità igieniche e di robustezza.

 

Inoltre l’acciaio inox non assorbe ed è resistente al calore, all’umidità (impermeabile ) ed è relativamente facile da pulire.

 

Con la diffusione delle cucine in stile High-Tech, l’utilizzo dell’acciaio in un ambiente domestico è sempre più comune.

 

Infatti è ampiamente utilizzato sia per i top che per altri elementi perché conferisce alla cucina un carattere moderno, tecnologico e un aspetto professionale.

 

Tuttavia nelle cucine contemporanee l’acciaio è meno impiegato perché la finitura brillante si presenta meno in linea con i canoni stilistici emergenti che prediligono finiture opache, colori scuri ed effetti meno appariscenti.

 

Altre motivazioni del suo attuale limitato impiego sono: il fatto che sulla superficie si evidenziano facilmente le impronte e i segni dell’uso e il fatto che il piano in acciaio si riga facilmente.

 

Entrambi limiti che impongono all’utente frequente manutenzione e maggiore attenzione nell’uso del piano in acciaio inox.

 

 

 


Piano di lavoro in agglomerato di quarzo

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L’agglomerato di quarzo è impiegato nei piani di lavoro delle cucine componibili ormai da diversi anni e continua ad avere un buon riscontro nel gradimento degli acquirenti sia per la grande varietà di finiture disponibili che per un buon equilibrio fra prezzo e caratteristiche.

 

L’agglomerato di quarzo è un composto formato al 90/95% da polveri naturali di quarzo e da altri componenti quali vetro, granito ed altri. Le polveri aggiunte al quarzo servono principalmente a conferire al composto colorazioni, effetti cromatici e particolari caratteristiche.

 

Infine, alla miscela viene aggiunto un legante a base di resine termoindurenti che serve a compattare i vari elementi e le varie polveri.

Il quarzo impiegato come piano lavoro presenta elevate caratteristiche di resistenza ai graffi, all’usura e ai liquidi normalmente usati in ambito domestico con una discreta resistenza al calore.

 

Lo stesso materiale è anche molto impiegato in architettura laddove si ha necessità di utilizzare superfici dalle ottime caratteristiche di resistenza e durezza come pavimenti, soglie, scalini ed altro.

 

Una curiosità da segnalare, nell’ambito dei piani in agglomerato, riguarda il caso dell’azienda Okite.

A questo produttore va riconosciuto il merito di aver contribuito a diffondere l’uso dell’agglomerato soprattutto per i piani lavoro della cucina poiché è stato uno fra i primi ad aver introdotto questo materiale sul mercato.

 

Pensate, è stato talmente grande il successo che l’azienda ha riscosso, che ancora oggi per indicare il nome del prodotto (agglomerato di quarzo), lo si indica con il nome di quello che è uno dei principali produttori: Okite

 

Di seguito potete approfondire quale sia la differenza fra Okite e quarzo per esempio della Santamargherita.

 

 

 


Piano in laminato

Guida in 10 punti alla scelta del perfetto piano di lavoro per la cucina dei tuoi sogni 7
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Esistono più varianti di piano lavoro per cucina in laminato.

 

Quelli che evidenziamo in questo articolo sono sostanzialmente di 2 tipi: i piani in HPL e i piani lavoro in Fenix.

Entrambi offrono caratteristiche tecniche di alto livello e sono maggiormente utilizzati nelle cucine componibili di qualità.

 

Rispetto ai materiali più economici le caratteristiche sono determinate da:

 

  • Maggiore resistenza superficiale del laminato
  • Idoneità al contatto con gli alimenti
  • Pannello di supporto idrorepellente
  • Disponibilità di finiture molto ampia




Piano in laminato HPL


Esempio di piano lavoro cucina in laminato hpl abbinato ai frontali



L’HPL è un laminato di caratteristiche superiori rispetto al laminato tradizionale.

 

Le migliori aziende produttrici di cucine componibili offrono, a corredo delle cucine, piani di lavoro quasi esclusivamente di questa tipologia di materiale.

 

Le finiture realizzate in HPL sono moltissime, dalle tradizionali tinte unite fino ai più esclusivi e realistici effetti che riproducono vari generi di pietra.

Queste ultime tipologie di finitura possono essere impiegate, nei formati opportuni, anche per la realizzazione dei frontali delle cucine creando in questo modo composizioni o blocchi di particolare effetto estetico.

 

Oltre ai frontali, un altro aspetto che distingue questo materiale dal laminato ordinario è che in questa famiglia di laminati tipologia Compact (presentati nelle sezione novità) possono essere realizzate anche le vasche del lavello creando e/o definendo in questo modo un particolare effetto di continuità cromatica alla cucina.

 

Gli spessori disponibili di 2 e 4 cm rendono versatile questo tipo di piano lavoro per i vari stili di cucina e differenti gusti estetici. Infatti, essendo un materiale facilmente adattabile si presta molto nelle cucine moderne dove viene maggiormente impiegato lo spessore di 2 cm.

 

A differenza del laminato tradizionale che per il bordo frontale utilizza il sistema “postforming”, i laminati in HPL prediligono il bordo piatto con bordatura in finitura plastificata, tecnicamente ABS, della stessa tinta.

 

In Italia esistono vari produttori di laminati per uso arredamento, ci piace segnalare 4 aziende presenti qui in Piemonte tutte di primissimo piano che operano anche a livello internazionale:

  • Abet
  • Arpa ( anche produttrice del laminato Fenix)
  • Lamicolor
  • Smart 

 

In sintesi, le buone caratteristiche del piano lavoro in HPL unitamente al prezzo conveniente, rispetto ad altre tipologie di piani, fanno sì che questo materiale abbia una grande diffusione nelle soluzioni cucine contemporanee, moderne e classiche.






Piano in laminato Fenix


Piano di lavoro cucina in Fenix grigio scuro coordinato con i frontali - ante - cucina

 

 

Per questo materiale valgono le indicazioni fornite per il laminato HPL con la differenza che le caratteristiche di questa finitura (anch’essa utilizzata per realizzare le ante della cucina) sono più ampie, mentre le colorazioni disponibili sono esclusivamente delle tinte unite fortemente opache.

 

Abbiamo già trattato in un precedente articolo il laminato fenix, coloro che sono interessati ad approfondire questo tema troveranno altre informazioni in questa pagina.

 

 

 



Piano di lavoro in gres - Laminam

Scenografica cucina moderna con isola centrale e piano di lavoro in gres Laminam

 

 

Anche se esistono più aziende produttrici di piani in gres, nella descrizione che segue tratteremo i prodotti della Laminam di Modena perché consideriamo questa azienda uno dei produttori italiani più qualificati nell’ambito dei piani di lavoro per cucina in gres.

 

In ordine di tempo il Gres (Laminam) è l’ultimo tra i materiali citati in questo elenco adottato come piano lavoro nelle cucine componibili.

 

Anche se in architettura questo materiale è disponibile ormai da svariati anni, è abbastanza recente l’avvio della produzione delle lastre in gres di dimensioni idonee e ad essere impiegate come piani di lavoro per cucina.

 

Il gres Laminam presenta ottime caratteristiche di resistenza ai graffi, alle abrasioni e alle alte temperature. Allo stesso tempo non si macchia, è facile da pulire, ha un assorbimento ai liquidi quasi nullo ed è estremamente igienico e idoneo al contatto con gli alimenti.

 

Tutte queste eccellenti caratteristiche unitamente alla varietà delle finiture disponibili hanno decretato un successo tale del gres (Laminam) che questo tipo di piano lavoro è ormai adottato nella gran parte delle cucine di design.

 

Le molteplici finiture disponibili di lastre in gres Laminam sono suddivise in più collezioni che si ispirano alle diverse tendenze stilistiche dell’arredo contemporaneo.

 

Le più rappresentative impiegate nell’arredo cucina sono:

 

  • serie calce
  • serie cava
  • serie i naturali
  • serie seta
  • serie ossido
 
 



Piano di lavoro in pietra sinterizzata

 

 

Da un punto di vista delle caratteristiche tecniche ed  estetiche la Pietra Sinterizzata è un materiale molto simile al Gres.

 

Infatti comunemente i materiali di questa gruppo  sono spesso classificati nella categoria del gres, pertanto non ci soffermiamo qui a descrivere ulteriormente le caratteristiche di questo prodotto.

 

 

Riportiamo soltanto che tra i principali produttori di lastre sinterizzate come piano di lavoro per cucina  possiamo segnaliare:   Dekton® Lapitec® o Neolith®

 

 

.

 



Piano di lavoro in pietra naturale

in evidenza piano di lavoro di cucina moderna in granito venato

 

 

 

I piani di lavoro in pietra naturale si distinguono in 2 gruppi: il marmo e il granito.

 

Pur avendo una matrice comune queste due tipologie di pietre naturali hanno differenti proprietà chimico-fisiche, in virtù del differente processo di formazione,  che ne determinano anche una diversità estetica e di durezza.

 

Infatti il marmo è in generale meno duro e più poroso avendo una composizione chimica in cui prevale il carbonato di calcio.

 

Mentre il granito, il cui nome rimanda a una struttura a grani spesso presente per effetto di come si è formato e per la prevalente presenza di quarzo, è decisamente più duro e brillante.

 

Considerazioni tecniche a parte; le pietre  il marmo e il granito, si caratterizzano per il loro eccezionale aspetto naturale e per le venature adatte a coloro che amano la naturalezza delle finiture.

 

Infatti, la scelta di un piano lavoro in pietra naturale deriva innanzitutto da valutazioni di tipo estetico in quanto questi materiali sono in grado offrire sensazioni tattili e visive uniche che spesso altri materiali non sono in grado di fornire.

 

Il piano di lavoro in pietra naturale è disponibile in tantissime finiture che ne fanno una soluzione adatta sia per le cucine moderne che per quelle classiche.

 

A fronte di queste caratteristiche estetiche uniche il granito e il marmo richiedono qualche attenzione in più nel loro impiego.

 

Al fine di evitare macchie, l’attenzione primaria verso i piani di lavoro in pietra naturale riguarda il possibile assorbimento di liquidi che pertanto devono essere rimossi subito dalla superficie del piano in particolare: l’olio, il caffè e vari liquidi particolarmente colorati.

 

Inoltre, le pietre naturali sono particolarmente sensibili ai detergenti a base acida per cui è opportuno utilizzare detergenti neutri per la pulizia del piano.

 

Per evitare gli inconvenienti sopra segnalati recentemente sono stati introdotti nuovi trattamenti brevettati a cui vengono sottoposti i piani di lavoro in pietra prima di essere installati.

 

Questo trattamento denominato Kproof permette di creare uno strato fortemente protettivo per il piano lavoro.

 

 

 



Piano di lavoro in legno massello

Attività di preparazione di una torta su piano di lavoro cucina in legno massello



Anche se trasmette una piacevole sensazione di calore perché è un elemento naturale, il piano di lavoro in legno massello non ha un grande impiego nelle cucine contemporanee.

Il suo uso è limitato al caso della cucina in stile provenzale e in poche altre situazioni di genere classico.

 

Quale legno scegliere per il top della cucina?

Nella quasi totalità delle situazioni il legno utilizzato per realizzare i piani lavoro per cucina in massello è il faggio.

 

Grazie alle sue elevate caratteristiche di durezza e resistenza è risultato essere la migliore soluzione.

Allo stesso tempo, in rapporto alle caratteristiche, è il legno con una quotazione di prezzo più vantaggiosa.

Al fine di consentirne il corretto l’impiego nei piani lavoro il legno viene preparato con particolari processi e tecniche così da ottenere piani in legno  lamellare di faggio.

 

Questa soluzione permette un idoneo impiego come piano che altrimenti sarebbe soggetto a curvature e deformazioni che non ne consentirebbero l’utilizzo.

Il passaggio finale affinché la tavola in lamellare possa essere correttamente impiegata come piano lavoro riguarda il trattamento di verniciatura.

 

In questo caso si dovrà trattare il piano lavoro con una finitura idonea al contatto con gli alimenti e allo stesso tempo resistente all’usura e ai graffi.






Piano in legno snack e banconi


Guida in 10 punti alla scelta del perfetto piano di lavoro per la cucina dei tuoi sogni 11



Altro discorso riguarda il tema dei piani penisola, snack e banconi di vario tipo e forma i quali oggi sono molto presenti nelle cucine tendenza.

 

Nella maggior parte dei casi si tratta di legno impiallacciato ed in genere parliamo di rovere. Di grande effetto estetico, il rovere nodato, con la sua naturale bellezza, imperfezione, irregolarità e unicità è in grado di conferire pregio e forte carattere alle composizioni in cui è impiegato.

 

Ma come detto, in questi casi non stiamo parlando del piano di  lavoro vero e proprio ma di elementi d’arredo dalla forte valenza decorativa/stilistica.






Piano di lavoro in vetro

In evidenza uno scenografico piano di lavoro cucina in vetro

 

 

Qualche stagione fa, in concomitanza con il grande momento delle cucine con i frontali in vetro, il piano di lavoro in vetro ha riscosso un forte successo e una grande fama.

 

A dire il vero questa tendenza del vetro colorato oggi è abbastanza superata e in particolare i piani di lavoro di questo tipo sono scomparsi dai radar delle tendenze e dagli stili di cucina.

 

E’ possibile che fra qualche anno potrà tornare di moda, come spesso accade nelle tendenze stilistiche, ma per il momento possiamo dire che il piano lavoro in vetro è una soluzione adottata da una ristrettissima cerchia di appassionati.

 

I motivi dell’attuale scarso utilizzo dei piani in vetro sono:

 

  • Impronte e macchie in evidenza sulla superficie
  • Aspetto freddo del materiale
  • Delicato con oggetti appuntiti
  • Non resistente agli urti

 

Tuttavia il piano in vetro presenta anche aspetti positivi:

 

  • Materiale leggero visivamente
  • Non poroso
  • Facile da pulire
  • Igienico
  • Disponibilità di colorazioni con effetto lucido
  • Possibili abbinamenti con le ante di colore identico
  • Possibili abbinamenti con altri elementi d’arredo presenti nell’ambiente 

Dobbiamo segnalare, ad onor del vero, che relativamente all’area soggiorno il vetro colorato è ancora molto utilizzato anche come top delle basi. 

Va però ricordato che il livello di usura e lavoro a cui questi elementi possono essere esposti nell’ambiente soggiorno è decisamente più modesto rispetto all’ambiente cucina.

 

 



Piano di lavoro in solid surface

 

 

Rientrano sotto il termine di solid surface materiali che si presentano con diversi nomi commerciali come il Corian, Krion, Hi-Macs, Hanex ed altri.

 

La comune caratteristica  di questi prodotti, che trovano largo impiego in arredamento e come piani di lavoro per cucina, è quella di presentarsi con diverse colorazioni ed effetti.

 

Dal punto di vista della composizione del materiale il solid surface è un composto realizzato con una prevalenza di  2 / 3  di minerali naturali, sotto forma di polveri, mentre il restante 1 / 3 del composto è costituto  da resine termoplastiche ad alta resistenza e pigmenti.

 

Proprio la importante presenza di resine conferisce al Solid Surface una delle caratteristiche più apprezzate di questo materiale che può essere lavorato a caldo con speciali strumenti.

 

In questo modo è possibile, in fase di allestimento della cucina, sigillare le eventuali giunzioni dei piani e rendere il top cucina  senza fessure superficiali.

 

Questa stessa caratteristica, si presenta come limite per l’utilizzo di questo materiale nelle cucine componibili, in quanto eventuali pentole calde posate sulla superficie del piano di lavoro possono provocare degli aloni.

 

 

Guida in 10 punti alla scelta del perfetto piano di lavoro per la cucina dei tuoi sogni 13

 

 

La particolare lavorabilità del solid surface consente, inoltre, di realizzare componenti della cucina di diverso tipo e forma, compreso elementi curvi. 

 

Sono pertanto disponibili anche vari tipi di lavello in solid surface che è possibile “saldare” al piano di lavoro rendendo l’insieme top-lavello un unico elemento, evitando in questo modo le fastidiose giunzioni.

 

 

 

Altri materiali per piano di lavoro meno impiegati

 

 

Sono molteplici i materiali oggi disponibili sul mercato  che possono essere utilizzati  come piano di lavoro per la cucina.

 

Le tipologie che abbiamo riportato nell’elenco precedente,  tuttavia, sono quelle maggiormente utilizzate. 

 

Infatti materiali come il Purapietra, il Paperstone ed altri ancora, per vari motivi non hanno riscosso particolare interesse tra le aziende produttrici e tra gli  utenti e sono  quindi poco impiegati nel settore cucina. 

 

 

 



Tabella comparativa dei

principali piani di lavoro:

caratteristiche, finiture, costi



A seguire riportiamo la tabella riepilogativa dei migliori materiali impiegati per realizzare il piano di  lavoro cucina suddivisa per tipologie, caratteristiche e fascia prezzo.


Top - Materiale tipoIgienico al contatto con gli alimentifacile da pulire - resistente ai detergentiResistente al calore resistente ai graffi, abrasioni, urtiresistente all’acqua, umiditànon porosoFascia prezzo - € al mt. lineare 
Acciaio***************300
Agglomer.****************250/300
Laminato hpl/fenix***********150
Gres Laminam******************400 sp 12mm
Pietra naturale*/***********300/700
Legno*******100
Vetro**************250
Solid surface***************370

NOTE 

Il prezzo riportato si riferisce al costo del materiale per la profondità 60 cm.lavorazioni escluse (fori apparecchi elex., lucidature, alzatine ecc.)

Fenix – Il prezzo  per il piano lavoro è intorno ai 200 € al metro lineare.

1 stella   *  = valore  basso  –   2 stelle **  = valore medio –    3 stelle  ***  = valore alto 

                                                                                                                     

 

Consigli e linee guida per il corretto abbinamento del top ai vari elementi della cucina

Guida in 10 punti alla scelta del perfetto piano di lavoro per la cucina dei tuoi sogni 16

 

 

Come già evidenziato in precedenza, un passaggio importante nella definizione del piano di  lavoro riguarda la corretta scelta del colore poiché si deve abbinare bene agli altri elementi della cucina.

 

Nei paragrafi che seguono esamineremo tutti i possibili abbinamenti del piano lavoro con gli altri componenti della cucina.

 

Inizieremo a vedere come abbinare il piano di lavoro ai frontali delle ante e a seguire, affronteremo alcune modalità di abbinamento del top con altri elementi della cucina quali piano penisola, snack e tavolo.

 

 

 



Come abbinare il piano di lavoro al colore delle ante
3 differenti modalità

Guida in 10 punti alla scelta del perfetto piano di lavoro per la cucina dei tuoi sogni 18



Immaginiamo di aver svolto le varie fasi che normalmente si seguono per comporre la nostra cucina.

Il più delle volte i passaggi potrebbero essere i seguenti:

 

  • Ipoteticamente abbiamo definito la composizione della cucina, posizionando i vari moduli secondo le nostre esigenze; il lavello su un lato, la cottura in centro rispetto alla composizione, la colonna frigo sull’estremità della parete e così via.

 

  • Abbiamo anche scelto il materiale e il colore dei frontali della cucina (delle ante)

 

Bene! Adesso è arrivato il momento di cominciare a dare un’occhiata ai possibili abbinamenti del piano di  lavoro.

 

Con così tante opzioni a disposizione è naturale bloccarsi e non sapere quale materiale e colore scegliere.

 

In questa fase non vogliamo tanto soffermarci sul tipo di materiale che adotteremo ma fissare alcuni principi per scegliere il corretto abbinamento di colore che si leghi, in modo armonioso, con il resto degli elementi della cucina.

 

Premesso che ognuno è libero di creare l’abbinamento cromatico che preferisce, se si vogliono seguire i principi di corretto abbinamento dei colori abbiamo a disposizione sostanzialmente 3 criteri.

Vediamo a seguire quali sono le 3 modalità più comuni:




1

Abbinamento dello stesso colore

Guida in 10 punti alla scelta del perfetto piano di lavoro per la cucina dei tuoi sogni 20



Questo è il caso in cui vogliamo abbinare il piano di lavoro con la stessa tonalità di colore presente sulle ante della cucina.

 

In alternativa, è anche possibile abbinare il colore del top a quello dei pensili (se diverso dalle basi) a patto comunque di coordinare questa finitura al colore dello schienale, indipendentemente dal materiale che sceglieremo per questo elemento.




2

Abbinamento di contrasto

esempio di abbinamento del piano di lavoro allo schienale di una cucina moderna a telaio in legno



Un altro modo di abbinare il colore del top ai frontali delle ante può essere rappresentato da una modalità che possiamo definire di contrasto.

 

In questo caso, come ci dice già il termine, si andrà a impiegare, per il top, una colorazione completamente opposta a quella delle ante in modo da creare una rottura di colore.

 

L’effetto riuscirà più gradevole se avremo modo di scegliere un colore già presente nell’ambiente per esempio nelle piastrelle del pavimento o nello schienale o nella cucina stessa, per esempio il colore, inox o nero degli elettrodomestici.




3

Abbinamento dello stesso tipo (materiale)

Guida in 10 punti alla scelta del perfetto piano di lavoro per la cucina dei tuoi sogni 22



Per abbinamento dello stesso tipo intendiamo un abbinamento che impiega lo stesso identico materiale (anche se di spessore diverso) utilizzato sui frontali delle ante.

 

Non sempre questa soluzione può essere praticata perché tutto dipende dal materiale impiegato per realizzare la cucina.

 

Tuttavia questo criterio rende la cucina di forte carattere e la composizione si caratterizza per un deciso impatto estetico.

 

Più avanti nella sezione Novità mostreremo qualche esempio di cucina realizzata seguendo questo filone estetico che oggi è di grande tendenza.




Come abbinare il piano cucina allo schienale


Guida in 10 punti alla scelta del perfetto piano di lavoro per la cucina dei tuoi sogni 24

 

 

 

Qualunque sia la soluzione che vorremmo adottare per la finitura dello schienale questo elemento dovrà coordinarsi con il piano di lavoro, almeno sotto il profilo del colore scelto.

 

Infatti in molti casi si sceglie di rivestire la parte posteriore della cucina con lo stesso elemento utilizzato per la finitura del top.

 

In ogni caso, come accennato in precedenza, al fine di ottenere una soluzione appagante sotto il profilo estetico, suggeriamo di abbinare dal punto di vista cromatico il piano di lavoro allo schienale.

 

Una modalità potrebbe essere come quella che proponiamo nell’immagine appena presentata.

 

 


Non dimentichiamo l’alzatina

alcuni campioni di alzatine impiegate nei piani di lavoro



Croce e delizia degli assidui frequentatori di piani cottura e lavelli da cucina, questo elemento ha la funzione di rifinire esteticamente, compensare eventuali irregolarità della parete e di sigillare il retro del top, evitando in questo modo che acqua e impurità possano filtrare nel lato posteriore della cucina.

 

Tuttavia inevitabilmente questo elemento diventa il deposito di impurità e schizzi d’acqua prodotti durante le varie operazioni che si svolgono in cucina.

 

Normalmente il materiale di cui è costituita l’alzatina segue lo stesso del piano lavoro.

In alcune situazioni con le pietre, gres e agglomerato è anche possibile prevedere di utilizzare una alzatina diversa.

 

In questi casi si potrà optare per una alzatina in finitura metallo di minimo ingombro oggi molto utilizzata.

 

L’alzatina è un elemento del piano di  lavoro molto esposto ad usura e deterioramento per cui è frequente il caso, soprattutto nei piani in laminato, di doverla sostituire.

 

Nel caso in cui la finitura originale non sia più reperibile si potrà sostituire l’originale con una versione generica adatta al colore del piano esistente.






Criteri di abbinamento del piano di lavoro con il tavolo, con la penisola o con il piano snack


Abbinamento del top con il piano del tavolo

Esempio di abbinamento del piano di lavoro al piano snack in legno



In passato il criterio prevalente per creare un abbinamento tra il tavolo e la cucina era di prevedere la stessa finitura di materiale per il piano dei due elementi.

 

Oggi questo criterio non è più così di tendenza, pertanto nella scelta del piano di finitura del tavolo seguiamo tranquillamente il nostro gusto estetico a condizione che vi sia nella scelta una linea guida.

 

Quindi anche per la scelta del piano del tavolo scegliamo un colore o una finitura che andremo a riprendere in altri elementi presenti nell’arredamento della cucina.



Abbinamento del top cucina con il piano isola, penisola e con il piano snack

Piano snck in continuità con il piano di lavoro della cucina

I primi due blocchi, isola e penisola, sono da considerarsi elementi operativi della cucina e quindi dovranno prevedere lo stesso piano di lavoro impiegato nella composizione.

 

Ragionamento a se può essere previsto per la finitura del piano snack.

In questo caso si possono adottare le due soluzioni, come nei casi citati in precedenza, che possiamo definire di continuità o di rottura.

 

Particolarmente nella condizione di piano snack che segue la stessa altezza del piano di  lavoro possiamo anche scegliere una soluzione di continuità di finitura. E quindi in questo caso il piano snack sarà rifinito con la stessa colorazione del top.

 

Qualora invece, il piano snack, non sia allineato alla stessa altezza del piano lavoro, potremo adottare una abbinamento di rottura ottenendo così una soluzione che metterà maggiormente in evidenza l’elemento snack.

 

 


Piano di lavoro per cucina: novità e ultime tendenze 2022

Guida in 10 punti alla scelta del perfetto piano di lavoro per la cucina dei tuoi sogni 26

 

Quali sono le ultime tendenze 2022 nelle finiture e nei materiali dei piani di lavoro ?

 

Lo vediamo a seguire dove abbiamo cercato di fare il punto sulle nuove tendenze in atto nell’ambito dei piani di lavoro.

 

Sembra definitivamente terminata, ormai da qualche tempo, la gran moda dei piani in agglomerato con i vari frammenti di specchio inseriti nel composto.

 

Allo stesso modo, oggi, sono poco impiegate tutte le finiture in effetto legno riprodotte dai vari tipi di materiali usati come top.

 

Entrambi questi orientamenti di stile hanno lasciato il passo a nuove colorazioni ed effetti:

 

  • Piano di lavoro in finitura Super Matt – Di grande attualità le tinte unite nelle diverse sfumature del bianco, del creta e nelle varianti del grigio scuro. Queste finiture sono presenti in diversi tipi di materiale ma quelli di maggior impatto estetico sono le colorazioni opache riprodotte dal laminato fenix denominato “ultra matt”

 

  • Piano di  lavoro effetto cemento – Il cemento, nelle diverse sfumature del grigio, è molto presente nelle cucine che si ispirano allo stile industrial. Questa finitura oltre che per il piano lavoro è anche molto utilizzata nei frontali della cucina.

 

  • Piano di lavoro effetto effetto nuvolato – Possono essere effetti che riproducono la ruggine o altri tipi di ossidazione. In ogni caso, fanno parte di questa categoria quelle finiture che tendono a riprodurre effetti che possiamo definire “nuvolati”.

 

  • Piano di  lavoro effetto pietra naturale – Sarà la voglia di riscoprire colorazioni diverse dal passato, sarà il desiderio di circondarsi di effetti che richiamano le finiture naturali, fatto sta che la vera importante novità nelle finiture 2022 dei piani di lavoro è rappresentata dall’effetto pietra.

Sono molteplici infatti gli effetti e le colorazioni presenti nei nuovi campionari 2022 delle aziende produttrici di piani di lavoro che si ispirano alle pietre naturali.

L’aspetto comune e fondamentale delle finiture è che le venature presenti siano dal carattere deciso e intenso in modo da marcare in modo forte l’impatto estetico.

 

 

Effetti pietra dalla venatura molto accentuata

Tra le ultime novità e tendenze 2022 piano di lavoro cucina dalla venatura accentuata

 

 

I materiali che maggiormente riescono a riprodurre in maniera impeccabile un effetto estetico decisamente di alto livello con finiture di pietra naturale sono il Gres e i laminati HPL di ultima generazione.

 

Particolarmente nelle cucine dove si utilizza il piano in HPL è possibile abbinare i frontali nella stessa finitura realizzando in questo modo quello che si definisce “effetto monolite”.

 

Sicuramente una valida opzione per coloro che amano l’effetto della pietra naturale

senza rischiare di avere gli inconvenienti che questo materiale può comportare.




Nuovi materiali

Piano di lavoro realizzato nella stessa finitura delle ante tendenze top 2022

 

 

Tra le ultime novità in ordine di tempo vi è un materiale che viene denominato Compact.

Si tratta sostanzialmente di una evoluzione tecnologica di un materiale che già conosciamo con il nome di stratificato.

 

Infatti, è un materiale che ora, grazie all’impiego di nuove tecniche di produzione, è possibile realizzare in formati adatti ad essere utilizzati come piani di lavoro.

 

Gli spessori disponibili per le lastre di Compact variano da 1 cm fino a 2 cm perfettamente in linea con le nuove soluzioni dimensionali dei top in gres.

 

Infatti questi top, di ultima generazione, si propongono come interessante alternativa ai piani lavoro in gres, rispetto ai quali presentano un costo decisamente più contenuto.

 

Uno dei principali vantaggi offerto dai laminati Compact è quello di poter realizzare nella stessa finitura del top anche le ante della cucina, creando in questo modo quello che i designer chiamano “effetto monolite”.

 

Questo effetto scenografico, di grande attualità nelle cucine contemporanee, è ottenuto realizzando gli elementi cucina, (quindi sia le ante che il top), nella stessa finitura pietra, senza soluzione di continuità e senza interruzioni visive.

 

 


Gli spessori di tendenza nei piani lavoro

Guida in 10 punti alla scelta del perfetto piano di lavoro per la cucina dei tuoi sogni 28
Guida in 10 punti alla scelta del perfetto piano di lavoro per la cucina dei tuoi sogni 16

 

 

Riguardo alle tendenze nei piani lavoro un’ultima annotazione la dedichiamo agli spessori maggiormente impiegati nei top.

 

Grazie alla sempre più ampia varietà di materiali e finiture disponibili, non c’è almeno per quanto riguarda gli spessori impiegati per i top, una tendenza univoca.

Infatti  la scelta dello spessore adottato appare più vincolata al tipo di materiale che si sceglie. 

 

In un quadro piuttosto diversificato quindi la  tendenza  che emerge abbastanza chiara riguarda semmai l’orientamento ad usare spessori diversi del piano lavoro, per mettere in evidenza  aree operative o elementi specifici della cucina.

 

L’immagine che vediamo di seguito, ci mostra una composizione cucina  che  impiega  un piano lavoro in hpl di spessore 2 cm. per la quasi totalità della composizione.

 

Allo stesso tempo possiamo anche notare la scelta del progettista di porre in evidenza la zona lavaggio con un particolare uso dello spessore del top nell’area del lavandino.

 

fotoGuida in 10 punti alla scelta del perfetto piano di lavoro per la cucina dei tuoi sogni 32

 

E’ una scelta stilistica  indirizzata a  rompere la linearità della composizione e creare un particolare centro focale nella cucina mettendo in evidenza il blocco operativo dell’area lavaggio

 

La soluzione adottata risulta di pregevole effetto scenico e può essere realizzata sia per soluzioni moderne che per cucine ispirate al gusto classico.

 

Un altro esempio di uso originale dello spessore del piano di lavoro è proposto nella composizione che mostriamo nella foto seguente.

 

In questo caso tutto il blocco lavaggio è realizzato in una finitura differente rispetto al colore del top prevalente per porre maggiormente in evidenza l’area del lavello.

 

 

 


Come distribuire il budget disponibile?

Coloro che si trovano ad affrontare l’allestimento della propria cucina, probabilmente ad un certo punto si troveranno a domandarsi come distribuire il budget disponibile tra i vari blocchi principali della composizione: mobile, elettrodomestici, piano di lavoro.

 

Non esiste un parametro definito su come distribuire la spesa della cucina tra questi elementi.

 

Tuttavia, data l’ampia tolleranza del costo degli elementi e lo scopo di ottenere un risultato che ci consenta di portare a casa la migliore soluzione di cucina, è bene “distribuire” il nostro budget in modo equilibrato.

 

D’altra parte se decidiamo di acquistare un bel vestito, per le occasioni importanti, dovremo anche considerare di abbinare delle scarpe adeguate e un accessorio, (cravatta o borsetta che sia) e prevedere una spesa per gli elementi che accompagnino il vestito.

 

Allo stesso modo l’abbinamento che decideremo di fare con gli elementi del mobile cucina dovrà essere dello stesso livello sia per gli elettrodomestici che per il piano lavoro.

 

Mediamente, possiamo ottenere un buon risultato distribuendo il nostro budget disponibile in modo equilibrato tra i vari componenti seguendo una distribuzione nella proporzione di 40 + 40 + 20.

 

Cioè destinare il 40 % delle risorse al mobile, il 40 % agli elettrodomestici e circa il 20% destinarlo all’acquisto del piano di  lavoro.

 

Non è una formula scolpita sui manuali di arredamento cucina, ma dalla mia esperienza personale e professionale posso dire che questi valori rispecchiano abbastanza una regola di logica e buon senso nella distribuzione del budget che decidiamo di destinare alla cucina.




Rinnovare il top esistente: look completamente nuovo senza spendere una fortuna

Magnifica vista dall'alto del piano di lavoro dello stesso materiale e colore del pavimento



Un grande vantaggio, offerto dai moderni sistemi delle cucine componibili, è costituito dalla possibilità di rinnovare un componente, senza dover necessariamente intervenire sugli altri elementi della cucina.

 

Così avviene quando, per esempio, abbiamo necessità di cambiare il frigorifero, sostituire la cappa o un altro modulo.

Allo stesso modo è possibile intervenire per sostituire il piano di lavoro.

 

I motivi alla base di questa scelta possono essere diversi: a causa di un cambio di abitazione, perché il piano esistente si è deteriorato o anche solo per il semplice piacere di rinnovare il look della cucina e aggiornarlo con le nuove finiture e materiali più resistenti.

 

In effetti la sostituzione del piano di  lavoro è un intervento che da solo può offrire un’immagine completamente nuova della nostra cucina.

 

Se poi contestualmente decidiamo di sostituire anche il lavello e il piano cottura, allora il rinnovo può rivelarsi davvero radicale e possiamo dare anche una svolta tecnologica alla composizione.

 

In ogni caso per il rinnovo del piano di lavoro (con o senza la sostituzione degli apparecchi incassati) bisognerà mettere in conto un minimo disagio per le inevitabili conseguenze che questo intervento comporta.

 

Molto probabilmente sarà necessario prevedere anche l’intervento dell’idraulico, per il ripristino degli allacciamenti di acqua e gas.

 

D’altro canto, a lavoro terminato il risultato potrebbe essere davvero di grande effetto estetico e far sembrare la nostra cucina completamente nuova, anche se abbiamo sostituito “solo” il piano lavoro con una spesa decisamente più modesta rispetto all’acquisto di una nuova.


Quanto costa cambiare il top della cucina?

Relativamente al costo di questo intervento bisognerà considerare, oltre alla spesa del piano di lavoro scelto, anche un costo aggiuntivo per l’intervento di smontaggio del piano esistente.

 

Circa il costo del piano di  lavoro è possibile fare riferimento alla tabella prezzi dei materiali riportata in precedenza.

 

Mentre per il costo degli interventi (smontaggio top e apparecchi correlati) si dovrà considerare una spesa di qualche centinaio di euro, in relazione alla complessità dell’intervento e alla dimensione della cucina.





Considerazioni finali
Qual é il miglior piano di lavoro?

Guida in 10 punti alla scelta del perfetto piano di lavoro per la cucina dei tuoi sogni 35

 

 

Nel finale di questo articolo vorrei ritornare alla domanda iniziale per verificare se siamo riusciti a rispondere in modo esauriente al quesito posto.

 

Quale piano di  lavoro si addice meglio alla cucina?

In realtà non esiste una risposta giusta.

Dipende da quale aspetto è più importante per noi, in quanto ognuna delle possibili scelte che decideremo di adottare presenta i pro e contro.

 

Quindi se la tua domanda è: Che materiale scegliere per il top cucina?

 

Le risposte possibili, cercando di fare una sintesi delle diverse opzioni illustrate in questo articolo, sono le 3 che seguono e si riferiscono ai materiali maggiormente utilizzati per il top cucina:

 

  1. Il piano di lavoro in laminato HPL è una valida scelta se stai cercando un piano lavoro per cucina dal prezzo contenuto e allo stesso tempo robusto, resistente ai graffi, alle abrasioni e agli urti. L’HPL, infatti, si presenta come un piano dalle buone prestazioni, disponibile in un’ampia varietà di colori ed effetti, con finiture che si abbinano bene a cucine moderne e soluzioni per cucine classiche.                                                                                                                                 
  2. Il piano di lavoro in agglomerato di quarzo è la soluzione intermedia sia in termini di costo che di prestazioni.   Il piano di lavoro in agglomerato di quarzo è un piano lavoro che offre migliori caratteristiche rispetto al piano in HPL, senza costare come il gres, inoltre offre un’ottima resistenza sia agli urti che alle abrasioni. La molteplicità di finiture disponibili, anche originali ed esclusive, ne fanno una soluzione adatta ad abbinarsi con diverse tipologie di stili di cucina.                                                                                                                                              
  3.    Il gres rappresenta oggi la soluzione tecnologica più avanzata, in quanto questo materiale è quello che offre le migliori caratteristiche in assoluto tra le diverse opzioni di top per cucina esistenti. Tra le varie “super caratteristiche” del gres ricordiamo quella di resistere meglio al calore, consentendo di appoggiare, sulla sua superficie, anche pentole calde senza subire alterazioni.  Di contro, queste eccezionali caratteristiche del gres si accompagnano ad un costo più impegnativo rispetto ai materiali che richiedono una maggiore attenzione.

 

Guida in 10 punti alla scelta del perfetto piano di lavoro per la cucina dei tuoi sogni 37


Ci auguriamo che questo articolo ti abbia fornito un’idea più chiara circa le caratteristiche dei vari tipi di piano di lavoro cucina e che possa aiutarti nella scelta del top più adatto alle tue esigenze.

 

Grazie per averci seguito!

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