Indipendentemente dall’ acqua che preferiamo utilizzare per dissetarci, quella del rubinetto o l’acqua minerale in bottiglia, il tema del corretto utilizzo dell’acqua potabile ci riguarda molto da vicino.
Non solo per il fatto che in Italia consumiamo ben oltre la media dei nostri amici europei, 237 litri al giorno contro 165, ma soprattutto perché una corretta gestione dell’acqua in tutte le fasi del ciclo di distribuzione, dall’immissione al prelievo, può avere importanti benefici sull’economia e anche sulla nostra salute.
In questo articolo approfondiremo diversi aspetti riguardanti il tema dell’acqua, in cucina e in senso più generale per gli usi domestici; oltre a riportare qualche dato sul consumo corretto dell’acqua per il nostro benessere psicofisico.
Proporremo anche, un interessante confronto tra le 3 diverse modalità di fruizione dell’acqua da bere.
2 - Possibile stress idrico nel nostro
paese nel 2040
Nel nostro paese, eventi climatici anomali si sono verificati in modo preoccupante sempre più spesso negli ultimi anni.
Sempre con maggiore frequenza purtroppo, si registrano lunghi periodi di siccità alternati a fasi di intensa piovosità.
In particolare nel 2017, diverse regioni italiane hanno dovuto chiedere lo stato di calamità naturale a causa delle intense piogge, che hanno danneggiato in modo serio l’agricoltura.
Nel 2019, in alcune regioni il fenomeno della siccità è stato ancora più serio e i primi 3 mesi dell’anno sono stati caratterizzati da una drastica riduzione delle precipitazioni che, in alcune aree del Nord Italia, hanno toccato punte di – 50% di rispetto alla media stagionale.
Secondo l’agenzia internazionale “ World Resources Institute “, l’Italia entro la fine del prossimo decennio, quindi entro il 2040, potrebbe essere interessata, in alcune aree del paese, da criticità di acqua, “stress idrici”, anche a causa dei cambiamenti climatici.
Il che significa, che in alcune Regioni Italiane potrebbero verificarsi eventi tali da creare situazioni di difficoltà, se non si intraprendono azioni volte a preservare questa risorsa naturale.
E’ importante quindi e anche urgente, adottare a livello individuale e collettivo opportune azioni orientate a salvaguardare e non sprecare questa importante risorsa naturale così preziosa per la nostra salute.
3 - 22 Marzo la giornata
internazionale dedicata all’acqua
L’ONU, l’organizzazione delle Nazioni Unite, ha istituito il 22 Marzo di ogni anno il giorno dedicato al tema dell’acqua, affinché tutti i paesi siano opportunamente sensibilizzati a intraprendere azioni volte a salvaguardare questa risorsa.
Nel nostro paese, in coincidenza con questa scadenza l’ISTAT, l’Istituto di Statistica, pubblica ogni anno i risultati di un’importante ricerca sul tema dell’approvvigionamento, gestione e uso dell’acqua, dalla quale emergono una serie di dati e informazioni interessanti.
4 - La ricerca Istat cosa sappiamo
sull'acqua nel nostro paese
I risultati della ricerca
Tra i vari dati che nella ricerca Istat vengono riportati, ve ne sono 2 che intendiamo evidenziare, perché a nostro avviso sono maggiormente significativi e ci riguardano molto da vicino:
La differenza, tra la quantità dell’acqua immessa ed acqua erogata, ci indica che il 38% dell’acqua inserita nelle condotte si disperde nella tubature, a causa principalmente delle cattive condizioni delle nostra rete idrica.
A dire il vero, la ricerca ci segnala pure che non tutte le dispersioni, causate da falle presenti nelle condotte, sono omogenee nella rete di distribuzione nazionale. Al Sud del nostro paese, si riscontra una maggiore dispersione di acqua, rispetto ad altre aree del paese.
In Italia il consumo di acqua potabile, per persona, è piuttosto elevato, nei confronti della media europea.
Infatti in Italia ogni abitante consuma in media 237 litri al giorno, contro i 165 della media europea e contro i 150 litri al giorno dei francesi.
Un valore che ci colloca al primo posto in Europa per consumo d’acqua pro capite e terzi a livello mondiale.
Questo concetto, viene anche descritto con il termine di “ impronta d’acqua”, che nel nostro paese sarebbe più alta del 66 % rispetto alla media mondiale.
Il primo punto segnalato, coinvolge prioritariamente le aziende pubbliche di gestione degli acquedotti, che provvedendo alla distribuzione dell’acqua, che sono chiamate a rendere la rete maggiormente efficiente.
Il secondo aspetto richiama, tutti noi utenti, a una maggiore attenzione e responsabilità circa l’uso corretto di questa risorsa, affinché siano evitati sprechi e usi non equilibrati dell’acqua per uso domestico.
5 - Esempi virtuosi di sensibilizzazione
I temi della gestione delle risorse naturali e del rispetto dell’ambiente, sono temi sui quali sia a livello individuale che collettivo, è necessaria un’azione più incisiva, per ripristinare gli equilibri compromessi.
Cosa intendiamo dire?
Intendiamo dire, e lo mostriamo adesso con 2 casi, che le persone e le aziende che svolgono importanti ruoli nella formazione della coscienza collettiva, possono contribuire molto a migliorare la situazione, con atti concreti di buon esempio.
Sono solo 2 i casi che andiamo ad illustrare, di un campionario che ci auguriamo possa essere sempre più ricco, sia di singole personalità che di importanti aziende.
Esempio 1 Il caso della Finish
Qualche giorno fa, guardando la televisione, mi sono imbattuto in un messaggio pubblicitario davvero molto originale e oserei direi in qualche modo innovativo.
Era la pubblicità di una nota multinazionale, comunicava l’avvio della nuova campagna di sensibilizzazione a favore dell’uso responsabile della risorsa acqua.
L’iniziativa, oltre a sensibilizzare l’opinione pubblica, con una importante campagna informativa, sull’uso corretto e responsabile della risorsa acqua, promuove diversi progetti innovativi di irrigazione di aree agricole nel nostro paese.
Come sappiamo la Finish, marchio del gruppo Reckitt Benckiser, produce tra l’altro, le famose pastiglie di detersivo comunemente impiegate nelle lavastoviglie e dal cui livello di efficacia dipendono gran parte dei consumi d’acqua in cucina.
Se andiamo a leggere le note sul sito, che accompagnano questa campagna pubblicitaria, la società è anche attivamente impegnata a rendere più compatibili i propri detersivi fino ad eliminare del tutto componenti inquinanti.
E’ forse il segnale di un nuovo stile adottato nei messaggi pubblicitari e nei comportamenti delle aziende.
E’ finalmente giunto il momento, anche per le grandi multinazionali, di intraprendere comportamenti virtuosi che inducono l’opinione pubblica ad una maggiore presa di coscienza sulle problematiche sociali e come in questo caso ambientali.
Non possiamo che accogliere con favore questo nuovo corso, da parte di imprese e personalità, che hanno una così grande responsabilità sociale, economica e ambientale.
Esempio 2 Cosa dice Marco Bianchi
Un altro esempio sicuramente positivo, di sensibilizzazione sul tema dell’acqua in cucina, ce lo fornisce un noto personaggio televisivo e divulgatore scientifico, nonché esperto di cucina.
Stiamo parlando di Marco Bianchi, che come detto è un noto cuoco che attraverso il suo blog, i suoi libri e varie altre attività di divulgazione che svolge come Food Mentor, promuove un’alimentazione giusta e corretta.
Sono moltissimi i temi collegati a una sana ed equilibrata alimentazione affrontate nel blog di Marco Bianchi.
In uno degli articoli più letti della sua rubrica, l’esperto divulgatore mette in evidenza come, una sana e corretta alimentazione, deve iniziare da un giusto ed equilibrato apporto di acqua.
Ci piace segnalare anche, come nell’articolo dedicato al tema del corretto uso alimentare dell’acqua, venga data opportuna rilevanza al drammatico fenomeno di inquinamento causato dalla plastica usata per l’acqua alimentare.
Nello stesso articolo, viene suggerito uno dei possibili rimedi all’uso indiscriminato e direi inopportuno, delle bottiglie di plastica per l’acqua da bere, che in Italia negativamente ci portiamo dietro come primato.
Dobbiamo dire che il sistema segnalato da marco Bianchi per utilizzare l’acqua del rubinetto non è, a dire il vero, nuovo, esiste da diverso tempo, ma l’apparecchio indicato ha il pregio di poter essere integrato direttamente, per tutte le funzioni dell’acqua in cucina, in un unico miscelatore.
Condividiamo quindi, il giudizio positivo che esprime Marco Bianchi, riguardo al sistema per la filtrazione d’acqua, recentemente introdotto sul mercato dalla Grohe.
Nel nostro paese, sull’importante tema dell’acqua pubblica, vi sono anche molte associazioni che contribuiscono a diffondere una adeguata e corretta informazione su temi così sensibili.
Ci sembra corretto segnalarne alcune anche mediante dei link presenti nell’articolo.
6 - I dati sul consumo d’acqua in cucina e in casa - e come risparmiare
9 miliardi di metri cubi è la quantità di acqua immessa nella rete di distribuzione dalle aziende Italiane che provvedono a fornire l’acqua per le case.
Purtroppo, a causa di dispersioni nella rete distributiva, il 37,3% di questa acqua non raggiunge le abitazioni.
In Italia mediamente utilizziamo 237 litri di acqua, a persona, per usi domestici: per l’acqua in cucina, per l’igiene personale e per le pulizie in genere.
Il 50% dell’acqua utilizzata per usi domestici è impiegata nello scarico dello sciacquone.
Ogni lavaggio di lavatrice comporta un consumo d’acqua di circa 60/90 (e anche fino a 150 per i modelli meno recenti) litri di acqua, equivalenti al 12% dei consumi domestici.
Risparmiare l'acqua è possibile senza
rinunce
vediamo come - 5 consigli
In ambito domestico si può contribuire molto a economizzare sui consumi d’acqua; migliaia di litri d’acqua possono essere risparmiati per abitazione.
I maggiori interventi possibili in ambito del bagno riguardano: l’uso della doccia al posto del bagno nella vasca, adeguamento del sistemi di scarico del wc, l’adozione di soluzioni a bassa pressione per i rubinetti e un uso corretto della lavatrice.
I suggerimenti che seguono sono accorgimenti che è possibile mettere in atto senza grandi sforzi e senza particolari rinunce.
E’ stato calcolato che durante la doccia si utilizzano 20 litri di acqua al minuto e che ridurre limiti più ragionevoli queste funzioni può comportare un risparmio d’acqua stimato in 70 litri a persona che equivalgono a 840 litri alla settimana.
Un soffione classico consuma circa 20 litri di acqua al minuto mentre un soffione moderno arriva a consumare il 50% in meno
Sostituire ove possibile, i sistemi di scarico del wc permette un notevole risparmio sui consumi di acqua.
Infatti al posto dei vecchi sistemi che consumano circa 18 litri di acqua per volta e possibile sostituirli con sistemi a doppio scarico in grado di far risparmiare fino a 60 mila litri di acqua all’anno.
Occupiamoci ora dei risparmi d’acqua in cucina
cosa possiamo fare.
Un rubinetto aperto consuma circa 16 litri d’acqua al minuto che può essere anche superiore per alcune attività che si svolgono in cucina.
Anche in questo caso l’adozione di rubinetti a basso consumo può consentire notevoli risparmi d’acqua in quanto i moderni miscelatori consentono di dimezzare i flussi di acqua a parità di efficacia.
Lavare a mano le stoviglie non è economico come sembra consuma 122 litri contro i 12 litri che si potrebbero consumare con la lavastoviglie.
E’ possibile evitare di passare sotto il getto d’acqua le stoviglie prima di inserirle dentro la macchina. Questa operazione non offre vantaggi di pulizia significativi. Mentre invece è possibile risparmiare molti litri di acqua; circa 38 litri per ogni lavaggio, 3% del consumo totale.
Da ricerche e studi condotti sui consumi d’acqua, è stato calcolato che per ogni abitazione, a seguito di miglioramenti e ammodernamenti degli apparecchi idrici, è possibile ottenere risparmi di circa 20 mila litri di acqua all’anno.
7 - Acqua in cucina da bere - liscia,
gassata, in bottiglia
3 soluzioni a confronto
Basta osservare i carrelli della spesa all’uscita di un qualsiasi supermercato del nostro paese, per rendersi conto di quanto in Italia sia largamente diffuso il consumo di acqua nelle bottiglia di plastica.
Nel panorama del consumo di acqua da bere infatti nel nostro paese sono presenti 3 diversi gruppi che corrispondono ad altrettante linee di pensiero.
Il primo gruppo, quello più numeroso, è il gruppo dell’acqua che spesso viene denominata “acqua del sindaco” e sono i sostenitori dell’acqua in cucina che sgorga dal rubinetto.
Al secondo posto, ma sempre piuttosto consistente con il 29% delle preferenze, vi è il gruppo di coloro che non si fidano a bere l’acqua che esce dal rubinetto e quindi usa regolarmente l’acqua minerale in bottiglia.
A seguire, staccato di molto vi è infine il terzo partito, quello ”tecnologico” della macchina che filtra ed eroga acqua in cucina, ma questo sembra sia decisamente poco rappresentato nel panorama dell’acqua da bere.
Analizziamo un po’ di più nell’ordine, le 3 diverse modalità di approvvigionamento e consumo di questa fondamentale risorsa, evidenziando i pro e i contro dei diversi sistemi.
1° Gruppo i sostenitori “dell’acqua del sindaco” o acqua del rubinetto.
Per questo gruppo non c’è molto da dire, salvo il fatto che, coloro che aderiscono a questa categoria sono maggiormente sensibili alla qualità dell’acqua pubblica e auspicano che gli enti preposti alla gestione di questa risorsa garantiscano sempre la migliore qualità dell’acqua e una sempre maggiore informazione circa la purezza di questa.
Non vi sono aspetti a sfavore di questa soluzione, dando per scontato che coloro che fanno parte di questo gruppo, sono sinceramente convinti che l’acqua pubblica del rubinetto sia affidabile e buona sotto tutti i punti di vista.
A favore invece, di questa soluzione vi è sicuramente l’aspetto economico e di praticità; in quanto sia il costo, piuttosto contenuto per litro di acqua, sia il vantaggio di poterla avere a disposizione facilmente quando necessita, giocano un ruolo determinante nella scelta di questa opzione.
Ma soprattutto il grande beneficio di questa soluzione è costituito dal fatto che il sistema è assolutamente ecologico e non presenta alcun pericolo per l’ambiente.
2° Gruppo dell’acqua in bottiglia
Il consumo di acqua minerale in bottiglia in Italia è piuttosto importante e come evidenziano i dati delle ricerche condotte in proposito, questa soluzione ha dei risvolti sul piano ambientale piuttosto seri, in primo luogo per la corretta gestione dei rifiuti in plastica.
Indubbiamente in questo senso gli Enti Pubblici, le aziende e noi utenti dovremmo fare di più, affinché siano studiati, realizzati e impiegati contenitori alternativi, più ecologici.
Tra gli sponsor di questo gruppo, vi sono importanti aziende produttrici di acqua minerale che si impegnano molto, in campagne promozionali del loro prodotto, dove però ai temi ambientali (per esempio riciclo della plastica) spesso non viene data opportuna rilevanza.
Coloro che usano regolarmente l’acqua in bottiglia in Italia sono il 29% della popolazione con una spesa media pari € 12,48 al mese (nel 2018), per coloro che acquistano l’acqua in bottiglia.
Allo stesso tempo ammontano a 7 milioni e 400 mila le famiglie che acquistano l’acqua minerale per una media di 206 litri all’anno per per persona.
Secondo i dati che ci comunica l’Istat, il motivo principale che spinge una parte dei cittadini ad acquistare l’acqua in bottiglia, è motivato dal fatto che queste persone, non si fidano della qualità dell’acqua che esce dal rubinetto di casa.
Per fortuna in questo panorama, una buona notizia è il fatto che sempre più esercizi pubblici, che somministrano acqua da bere, parliamo dei bar e della ristorazione, finalmente stanno adottando accorgimenti che evitano l’uso dell’acqua in bottiglia.
Infatti impiegano apparecchi che filtrano l’acqua e sono in grado anche di fornire acqua minerale gassata per la gioia di coloro che amano l’acqua con le bollicine, contribuendo in modo importante a ridurre l’uso delle bottiglie di plastica.
3° Il terzo gruppo dell’acqua tecnologica con erogatore di acqua filtrata
Gli appartenenti a questo gruppo, a favore della loro scelta, ovviamente mettono in evidenza i limiti della soluzione 1 (acqua del rubinetto diretta) e allo stesso tempo segnalano l’impatto sull’ambiente che la soluzione n 2 causa.
Per ovviare a tutti gli inconvenienti segnalati “la soluzione ideale c’è” sostengono e consiste appunto nel dotarsi di una bella macchinetta che può erogare acqua pura e di ottima qualità come non abbiamo mai provato!
Senonché……questa soluzione comporta una spesa che non è molto contenuta, anche se a dire il vero, bisognerebbe fare i conti tenendo presente il fatto che possiamo ammortizzare l’esborso economico sul lungo periodo, tenendo anche presente i costi di manutenzione, sostituzione dei filtri e altro.
Peraltro è doveroso sottolineare che, a favore di questa linea, non pare vi siano particolari impatti negativi sull’ambiente, pertanto anche questa scelta è definita come una “soluzione ecologica”.
In ogni caso il costo di questi apparecchi, a seconda delle caratteristiche, può variare anche in modo significativo.
Si parte da una spesa base, che si attesta intorno ai 1000 €, fino a cifre che raggiungono i 2500 euro e oltre, per gli apparecchi con più funzioni, in grado anche di produrre acqua calda istantanea, utile a chi desidera impiegare acqua filtrata per cucinare le pietanze e preparare le bevande calde.
8 - Acqua in cucina qual è la più adatta
per preparare i nostri piatti
Svolgendo alcune ricerche, sul tema dell’acqua più adatta per cucinare, ho riscontrato che l’argomento non suscita grande interesse, in quanto non vi sono articoli significativi in proposito.
Mentre noto con molto piacere, chel’azienda dell’acqua pubblica di Milano, offre molta informazione sul tema dell’acqua in generale e riporta un interessante articolo collegato all’uso dell’acqua per cucinare.
Nell’articolo, viene dedicato ampio spazio a spiegare che se l’acqua è buona per essere bevuta è altrettanto adatta per essere utilizzata, con ottimi risultati, nella preparazione dei vari piatti.
Solo in poche situazioni, per alcune tipologie di piatti, effettivamente l’uso di un’acqua particolare può aiutare a dare una marcia in più ad alcuni piatti.
E’ questo il caso, per esempio, della frittura realizzata con un impasto a cui si aggiunge acqua minerale gassata; a detta degli esperti, questo “ trucco”, rende i fritti decisamente più gradevoli.
Uguale procedimento viene suggerito per creare l’impasto della pizza, che secondo gli chef più esperti, risulterà in questo modo più soffice e gustosa, come suggerisce questa ricetta.
Quindi, a parte i casi segnalati, che rappresentano comunque delle varianti alle ricette ordinarie, l’acqua che esce dal nostro rubinetto di casa, è perfettamente idonea e anche ottimale per cucinare la stragrande maggioranza dei piatti della nostra apprezzata dieta Mediterranea.
9 - Acqua in cucina quantità ottimale da bere per
mantenersi in perfetta salute
Il nostro organismo è composto in larga misura da acqua, come tutti noi sappiamo infatti, l’acqua costituisce il 60/70% del nostro corpo, con percentuali che variano a seconda dell’età e del sesso.
Per questo motivo è opportuno ripristinare quotidianamente questo equilibrio, integrando con liquidi e attraverso i cibi, una adeguata quantità di acqua tale da compensare quella che perdiamo tramite le normali funzioni fisiologiche e attraverso l’attività che svolgiamo.
L’apporto di acqua da integrare nel nostro organismo può variare in funzione di una serie di fattori: stagione, età, tipo di attività e altro, ma tutti gli esperti concordano nell’indicare in circa 2 – 2,5 litri la quantità di liquido che è necessario ingerire, al giorno, in condizioni di normalità, per gli adulti, uomini e donne.
Le stesse autorità mediche, per esempio il Ministero dell Salute e altre autorità scientifiche, raccomandano di rispettare le corrette proporzioni nell’assimilare le quantità di liquidi che devono essere assorbite per il 70/80% attraverso le bevande e il restante 20 30% attraverso l’alimentazione.
Questo criterio dovrebbe essere rigorosamente osservato da tutte le persone di qualsiasi età, in quanto ricerche hanno dimostrato che anche squilibri minimi di disidratazione (ancor più se prolungati) possono portare a disturbi psicofisici seri.
E’ quindi opportuno opportuno bere spesso e mantenere il giusto livello di acqua nel nostro corpo, ma questo risulta particolarmente importante per i bambini e i ragazzi in età scolare, che sono naturalmente portati ad avere una maggiore dispersione di liquidi.
Infatti,ricerche condotte recentementehanno rilevato che, particolarmente durante l’attività scolastica dei nostri ragazzi , è necessario porre maggiore attenzione ad assicurare una adeguata idratazione del corpo.
10 - Chiusura - Ne parliamo domani ?
C’è una forte correlazione, tra il tema dell’acqua in cucina, inteso come ambiente e la cucina componibile intesa come arredamento.
Come è ovvio le due cose vanno di pari passo insieme.
Non si può parlare della cucina componibile senza parlare di tutti gli aspetti relativi all’acqua in cucina. Riguardano la progettazione della zona lavaggio e di tutti i componenti funzionali ad essa collegati: lavello , miscelatore, lavastoviglie ed altri.
E infatti, come sappiamo, l’acqua in cucina è uno degli elementi che fanno parte del cosiddetto “triangolo operativo” in cucina; uno dei punti base da cui partire per una corretta progettazione dell’ambiente cucina.
Quindi come vediamo l’acqua in cucina riveste una importanza “vitale” per questo ambiente; la cucina senza l’area dedicata all’acqua semplicemente non è completa.
Ma oggi oltre a parlare di questi argomenti, la scadenza ONU legata al tema dell’acqua, ci impone una riflessione che va ben al di là del ristretto ambito dell’acqua in cucina e della sua progettazione.
Per questo siamo felici di vedere, che tutti i quotidiani di oggi, dedicano al tema dell’acqua, grande rilevanza e importanti articoli, per sensibilizzare tutti noi sui rischi che corriamo se non interveniamo a correggere gli errori presenti e le mancanze, anche di chi ha grandi responsabilità nella gestione di questo bene collettivo.
Siamo fiduciosi che questa grande attenzione dedicata oggi, dai mezzi di informazione, anche loro così determinanti nel formare una sensibilità collettiva, sarà ugualmente vivace nei giorni a venire, per ricordarci di seguire questo tema e tenere alta l’attenzione 365 giorni all’anno; ne parliamo anche domani?